Il progresso favorito dai successi della ricerca scientifica e dall’innovazione tecnologica in campo biomedico ha portato a traguardi considerevoli, sia in termini di guarigione che di qualità e aspettative di vita. Da qui le sollecitazioni provenienti dalle medical humanities, che evidenziano il bisogno di coniugare insieme le medical technologies, vale a dire le scienze e le tecnologie mediche, con i saperi umanistici e comportamentali. Dal cui concorso emerge l’esigenza di una ri-umanizzazione della medicina, volta a ritrovare il carattere umano che le è proprio, ponendo al centro dei percorsi di cura la persona, in un approccio olistico che polarizzi l’attenzione sulla totalità inscindibile delle componenti fisica, emotiva, spirituale e sociale. Una medicina empatica, che rimuove distanze e divari medico-malato e valorizza le relazioni che sono tempo di cura anch’esse.